Qualcosa è cambiato
Di: Federica (sceriffidellestelle@inwind.it)


'E’ mai possibile che uno Sceriffo Stellare non possa neanche godersi le sue già brevi e rarissime vacanze?! Quasi tutte le nostre missioni più importanti erano sempre iniziate in quelle che in teoria dovevano essere le nostre vacanze...'

[Lampo]


Rombo

Era mattina presto, una leggera foschia ricopriva le case e le strade. Gli Sceriffi delle Stelle si trovavano nella sala comandi, erano in piedi ed osservavano il monitor.
Spada D’Argento informò i ragazzi su cosa stava accadendo su Yuma e sul motivo per cui li aveva dovuti richiamare dalle loro vacanze: "La prima esplosione è avvenuta nell'avamposto 172, la seconda due giorni dopo nell’avamposto 57, ieri è saltato in aria l’avamposto 343."
"Dimensionali!" Disse Colt scocciato.
"E’ molto probabile, per non dire certo! Comunque... come potete vedere le esplosioni su Yuma seguono un percorso da Nord verso Sud"
"Quale dovrebbe essere il loro prossimo obiettivo, Campione?"
"Potrebbero essere sia l’avamposto 82 a Sud - Est del 343, sia l’avamposto 657 verso Sud – Ovest, giusto Spada?!"
"Proprio così April. Per questo dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi! Colt ed io andremo a perlustrare l’avamposto 657. April, Lampo: voi andrete all’82, che si trova nel cuore della foresta di Arish."

Certo l’idea di andare in missione solo con April non mi dispiaceva affatto, ma sentivo la responsabilità di doverla proteggere più della mia stessa vita. In fondo lei non èra abituata a missioni di questo tipo, di solito ci aspettava su Rombo e probabilmente di fronte a un Dimensionale credo che non avrebbe neanche la prontezza di sparargli!

Lampo Rossa

Visti dalla Lampo Rossa pareva che gli alberi le corressero incontro: le fronde erano di un verde brillante, attraversate di tanto in tanto dalle strisce argentate sprigionate dal sole. I suoi occhioni blu riflettevano la luce, immersi in ricordi lontani. April aveva infatti trascorso molte vacanze in quei boschi con la sua famiglia, prima che sua madre morisse e prima che vi sorgesse l’avamposto 82. Lampo, che era a conoscenza del suo passato, notò subito la malinconia che colmava i suoi occhi:
"L’avamposto 82 è ben protetto sia via cielo che via terra, dubito fortemente che i Dimensionali ne siano venuti a conoscenza. Stai tranquilla! La foresta è lontana dai loro interessi."
"Lo spero tanto Lampo. Non voglio che cancellino una parte del mio passato." April si avvicinò a lui dal sedile posteriore e gli appoggiò leggermente una mano sulla spalla. Lampo le afferrò la mano e giocherellando con le sue dita affusolate le disse:
"Stavo pensando che in fondo abbiamo dovuto interrompere le nostre vacanze per questa missione... se dovessimo scoprire che i Dimensionali non hanno individuato l’avamposto, potremmo fermarci qualche giorno qui..."
"Dici sul serio? Oh Lampo, sarebbe fantastico!" gli rispose lei battendo le mani.
"Sempre se i Dimensionali non ci mettono i bastoni fra le ruote!"
Giunti all’avamposto entrarono nell’edificio e parlarono con il comandante: tutto era tranquillo! Lampo decise di dare un’occhiata anche all’esterno e pregò April di aspettarlo in macchina, ma lei si oppose. Dopo varie insistenze Lampo, che temeva fosse imprudente per lei, le rispose bruscamente di restare sulla Lampo Rossa. Si accorse però di aver urtato la sua sensibilità:
"Ti prego April. Potrebbe essere pericoloso e io non voglio che ti possa accadere qualcosa di male!" le disse dolcemente, dandole un piccolo buffetto sulla guancia. Lei arrossì. Non disse più nulla. Dentro di sé pregò affinché non gli accadesse nulla.

Avamposto 657 – ufficio del comandante Oberdan

L’ufficio era spazioso e molto pulito: in mezzo alla stanza c’era un tavolo, dietro al quale si trovava una piccola e tozza figura.
Spada D’Argento stava cercando di spiegare la situazione al neo-comandante Oberdan, responsabile di quell’avamposto:
"Comandante. Siamo qui per controllare che i Dimensionali non abbiano intenzione di far saltare l’avamposto, abbiamo motivo di credere..."
"Basta!!! Vi ho già detto che siamo perfettamente in grado di cavarcela da soli. Se dovessimo necessitare del vostro intervento vi assicuro che vi contatteremo, ora vi prego di andarvene!"
"Andiamocene Spada. Non ho alcuna intenzione di aiutare questo pallone gonfiato!" disse Colt con aria di sfida. Spada D’Argento lo silurò con lo sguardo. Colt abbassò gli occhi. I due uscirono.
"Colt. Quel tipo non mi convince per niente! Siamo abituati a collaborare!"
"Ma a quanto pare lui non vuole saperne del nostro aiuto!"
"Non vuole saperne della nostra presenza! Sarà meglio stare con gli occhi bene aperti. Intanto contattiamo Lampo ed April per sapere se hanno scoperto qualcosa all’avamposto 82."
"Non vorrai disturbare quei due piccioncini!?"
"Colt!!!" Spada D’Argento arrossì completamente.
"Eh dai, Spada! Non dirmi che non ti sei accorto che tra quei due c’è del tenero?! È così ovvio! Solo che sono talmente sciocchi da non volerlo ammettere neanche con loro stessi! Se solo avessi io la fortuna di lavorare così a stretto contatto con Robin..."
"Non voglio nemmeno immaginarlo!" protestò Spada D’Argento mettendosi una mano sugli occhi.

Foresta di Arish

L’avamposto 82 era perfettamente protetto e sicuro, ma i radar avevano individuato la presenza dei Dimensionali a circa 30 km da lì, nella foresta. Lampo ed April si erano diretti lì per rispedire gli indesiderati ospiti nella loro dimensione.
"Mi raccomando April, stammi sempre vicina! Potrebbe essere pericoloso!"
April non riusciva a capire l’atteggiamento di Lampo. Non le dispiaceva il fatto che lui fosse così protettivo nei suoi confronti, ma non riusciva a capire se lo facesse perché tenesse a lei in modo particolare o magari perché la ritenesse un’incapace. La foresta era silenziosa e sembrava tutto tranquillo, ma presto si trovarono davanti una ventina di Dimensionali armati. Lampo iniziò a sparare facendo scudo col proprio corpo ad April, ma presto si accorse che erano troppi e decise che era più opportuno scappare. Afferrò la sua mano e la guidò tra il groviglio di rami.
‘Devo assolutamente portarla in salvo. La Lampo Rossa dovrebbe essere qui vicino... Ci siamo quasi... April, non aver paura, ti proteggerò io... Dovrebbe essere da queste parti... Oh no! È stata sequestrata dai Dimensionali. E ora?’
"Lampo, che facciamo?"
"Non lo so April. Ora pensa a correre!"
I Dimensionali continuarono a fare fuoco sugli Sceriffi. April si staccò da Lampo ed incominciò a fare fuoco, ma un Dimensionale riuscì a colpire la sua pistola, facendogliela cadere di mano. Poi le puntò la sua arma contro, costringendola ad indietreggiare. April non poteva vedere che alle sue spalle c’era un dirupo con un fiume sottostante e cascò nell’acqua. Lampo sentì April gridare.
"No! April!?"
Lampo si gettò subito in acqua per salvarla, ma la corrente era molto forte e April aveva perso conoscenza e stava per affogare. Intanto, dopo che i suoi uomini spararono per un po’ mirando al punto in cui i due Sceriffi erano spariti sotto l’acqua nella speranza di colpirli, il comandante dei Dimensionali, convinto che ormai i due fossero spacciati, diede l’ordine ai suoi di ritirarsi. Lampo nuotava disperatamente, allungando la mano per afferrare quella di lei, finché finalmente ci riuscì, la prese saldamente fra le braccia e la riportò in superficie. La adagiò sul terreno e la scosse delicatamente.
"April! Ti prego riprenditi! Non è il momento di farmi degli scherzi! April!"
Lampo si sentiva impotente e tremava, non tanto per il freddo, quanto più per la paura di perderla. April doveva aver bevuto così tanta acqua! Lampo si chinò su di lei, le sfiorò delicatamente le labbra e soffiò dolcemente aria nei suoi polmoni. Le sue labbra erano fredde, come pure tutto il suo corpo.
"April! Ti supplico non morire!"
Ma lei sembrava non dare segni di vita.
"Ti prego!" urlò con gli occhi gonfi di lacrime.
Stava per perdere le speranze quando gli sembrò di notare un lieve respiro, poi... un piccolo colpo di tosse, seguito da tanti altri.
"April?! Grazie al cielo sei salva!" non riuscì a trattenersi e la strinse così forte che le mancò quasi il respiro.
"Ho tanto freddo!"
"Lo so, piccola." Lampo la prese in braccio sulle sue spalle, April gli mise le braccia intorno al collo e si incamminarono per trovare un riparo per la notte. Vide poco più avanti una vecchia capanna di cacciatori, probabilmente abbandonata, aprì la porta e sdraiò April su un mucchio di pelli di animali abbandonato. Lampo si tolse la maglietta bagnata, poi esitò un attimo arrossendo prima di sfilarsi i pantaloni.
"April..." le disse dolcemente "è meglio che tu ti tolga quei vestiti fradici, se no ti verrà una broncopolmonite. Non ti preoccupare, io mi girerò dall’altra parte. Domani i nostri vestiti saranno asciutti. Copriti bene con quelle pelli." Prima di allontanarsi le sussurrò in un orecchio la buona notte, accarezzandole la fronte per spostare una ciocca di capelli. Poi le diede un piccolo bacio sulla guancia. April sentì un improvviso calore e arrossì. Lampo si allontanò per lasciarle un po’ di intimità e si sdraiò nell’angolo opposto. April non riusciva a togliergli gli occhi di dosso e lo guardava come incantata. ‘Ah... April... Cosa vai a pensare! Ti sembra questo il momento di pensare a certe cose? Ricordati che tu e Lampo siete solo buoni amici! Il fatto che lui si preoccupi e si prenda cura di te non vuol certo dire che provi qualcosa al di fuori di una profonda amicizia!’ pensò fra sé April, mentre si sfilava la sua tutina elasticizzata.
"Che freddo!" continuava a tremare e i suoi denti battevano così forti che anche Lampo riuscì a sentirli.
"April, tutto bene?"
"Lampo, fa così freddo!" rispose lei con voce fioca.
"Lo so..." si sentiva tremendamente impotente, sarebbe stato disposto a congelare pur di sapere lei al caldo, ma non poteva fare proprio nulla.
"Lampo, ma tu sei sdraiato per terra! Vieni qua, c’è abbastanza posto per entrambi..."
"Eh... ecco..." disse lui imbarazzatissimo.
"Non è giusto che tu stia per terra mentre io sono sdraiata e coperta dalle pellicce."
"Non ti preoccupare. Mi sembra il minimo..."
"No. Non è giusto! Se non verrai tu... verrò io lì da te!" Disse lei arrossendo ma decisa.
Lampo si alzò e si sdraiò fra le pellicce (a paglia) accanto ad April; le loro braccia si sfiorarono ed entrambi poterono avvertire il calore che il corpo dell’altro emanava. Erano sdraiati l’uno verso l’altro, ma non si guardavano, i capelli ancora umidi di April le ricoprivano le spalle, facendole venire la pelle d’oca.

Avamposto 657

Spada D’Argento aveva tentato di contattare April e Lampo, senza esito positivo: la ricetrasmittente della Lampo Rossa non dava alcun segnale:
"Sono preoccupato. Non vorrei gli fosse accaduto qualcosa."
"Lampo sa badare a se stesso e ancora meglio saprà badare ad April!"
"Colt!!!" lo fulminò Spada D’Argento "possibile che tu ti metta a scherzare anche in un momento come questo!?"
"Non fraintendermi amico... anch’io mi preoccupo per loro, ma sono sicuro che stanno bene. Me lo dice il mio sesto senso! Occupiamoci della nostra missione qui, poi andremo a cercarli."
Intanto nell’ufficio del comandante Oberdan una voce tetra irruppe nella stanza:
"Come procede la tua missione, Oberdan?"
"Gattler!? Gli Sceriffi Stellari sono venuti a curiosare ma non temere, ho già in mente come sbarazzarmi di quei due! Anticiperò il mio piano: farò saltare in aria l’avamposto oggi stesso, così eliminerò anche i due Sceriffi!"
"Sai cosa ti aspetta se fallisci!"
Ma Spada D’Argento aveva intuito subito che c’era qualcosa di strano in quel comandante e così aveva piazzato un piccolo microfono all’interno del suo ufficio e in quel momento lui e Colt stavano ascoltando anche loro la conversazione.
"Lo sapevo!" esclamò Spada D’Argento "Presto Colt! Dobbiamo fermarlo. Lo lascio a te, io andrò a cercare il vero comandante di quest’avamposto: deve essere prigioniero in una di queste stanze!"

Foresta di Arish - Fienile

Lampo guardava nella penombra April che giaceva rannicchiata alla sua sinistra. Non smetteva di tremare e in effetti anche lui sentiva ancora molto freddo. Senza quasi pensarci Lampo appoggiò la sua mano destra sulla spalla di April e con delicatezza le carezzò il braccio, per cercare di scaldarla un pochino. Sotto la sua mano April continuava a tremare.
"April..."
"Si? Dimmi..."
"... No, niente."
‘Come faccio? Non vorrei che pensasse male! Ma così continuerà a congelare...’
In quel profondo silenzio sentivano solo il dolce suono del loro respiro. Improvvisamente Lampo si fece coraggio, senza dire niente, la cinse fra le sue braccia e con delicatezza la portò verso il suo petto, abbracciandola. Lampo cercò di trasmetterle tutto il calore che poteva con il suo corpo. April sentì mancarle il fiato... non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere... e sentire il corpo di Lampo così vicino... era così piacevole!
"Va meglio ora?" le chiese guardandola dolcemente e cercando di mascherare il suo profondo imbarazzo.
April non riusciva a far uscire le parole e annuì semplicemente. Riusciva a sentire il calore di Lampo fin dentro alle ossa. Appoggiò una mano al petto di lui, mentre la testa era adagiata sulla spalla di Lampo. poteva sentire il cuore di Lampo battere forte.
Lui era completamente perso nel dolce profumo che la pelle di April emanava, nel sentire la sua pelle contro quella vellutata e morbida di lei, nel totale contatto dei loro corpi...
April si tirò appena su con la schiena per cercare una posizione più comoda. Il suo viso sfiorò quello di Lampo, le loro labbra si trovarono talmente vicine che April poteva a sentire il respiro di lui entrare leggero fra le sue labbra semiaperte. Si fermarono così per qualche secondo, persi l’uno negli occhi dell’altro. Lampo appoggiò una mano sulla nuca di lei e accarezzandole i capelli la avvicinò a sé: le loro labbra si sfiorarono... chiusero gli occhi... e si lasciarono andare in un dolce e allo stesso tempo appassionato bacio. Un bacio che avevano da tanto tempo sognato! Bacio che avevano da tanto tempo aspettato!
Si fermarono per riprendere fiato e si guardarono rapiti nei loro occhi profondi. Riuscivano a sentire solo la presenza l’uno dell’altro, come proiettati in un mondo parallelo. Lampo le accarezzò dolcemente le rosee gote, le sfiorò col dito le labbra:
"Buona notte April" le disse con tutta la dolcezza che lei gli provocava.
‘La mia piccola April... ho dovuto interrompere il momento più bello della mia vita perché altrimenti non sarei più riuscito a fermarmi... e questo non sarebbe stato giusto nei tuoi confronti... non puoi neanche immaginare le sensazioni che provo nell’averti così vicina...’
Lampo abbracciò April stretta a sé e incominciò a coccolarla, accarezzandole lievemente il braccio e passando le dita fra i suoi lunghi capelli. Lei si addormentò fra le sue braccia, pensando alla dolcezza di Lampo durante quel bacio e al senso di protezione che provava fra le sue braccia.

Foresta di Arish

Nel frattempo Spada D’Argento e Colt, dopo aver liberato il vero comandante dell’avamposto e, con la sua cooperazione scacciato i Dimensionali dalla base, erano giunti nella foresta di Arish: dapprima si erano recati all’avamposto 82, sperando di trovare i loro compagni, ma erano stati informati che i due Sceriffi se ne erano andati il giorno precedente. La loro ansia per gli amici cresceva. Perlustrarono la zona, finché videro qualcosa fra gli alberi...
"Guarda Spada! Quella è la Lampo Rossa. Lampo non se ne separerebbe mai! Deve essere successo qualcosa. Sono sicuro che c’è sotto lo zampino dei Dimensionali!"
Non fece a tempo a finire la frase che spari risuonarono nella foresta.
"E infatti eccoli lì!" esclamò Spada D’Argento, tutt’altro che sorpreso.
"Che ne dici se gli regaliamo un viaggio per la loro dimensione?"
"Si! Oggi mi sento generoso!"
I due iniziarono a rispondere al fuoco.

Foresta di Arish - Fienile

I primi raggi del sole entrarono dalle crepe della vecchia capanna. Il primo a svegliarsi fu Lampo.
‘Com’è bella! Sembra un angelo! Un piccolo angelo indifeso! Prima di ieri... beh, non posso dire di averla mai considerata come una semplice amica... ma di fatto, quello era! Ora invece... non so cosa pensare... non so come comportarmi...’
Fu distolto dai suoi dolci pensieri da strani rumori provenienti dall’esterno.
"April... svegliati, presto!"
"Mm..."
"Credo che i Dimensionali ci abbiano scoperto."
April non ebbe nemmeno il tempo di arrossire per l’imbarazzante situazione o di pensare alla notte prima. Si rivestirono in fretta e si appostarono ai lati della porta, i passi si dirigevano pesanti in quella direzione. Lampo era pronto con la sua pistola, April, dal lato opposto a lui, teneva in mano un bastone.
"Pronta? Non appena si apre, stordiscili con un colpo in testa."
"Ok."
La porta si aprì e... Sbang!
"Colt?!?"
"Ohi, ohi... bel modo di accogliere i vostri soccorritori!" disse strofinandosi dolorante la testa.
"Colt perdonami! Pensavamo fossero i Dimensionali." disse April completamente rossa in viso, con aria preoccupata.
"Non preoccuparti April! È più che comprensibile!" la rassicurò Spada D’Argento.
"Parli bene tu! Intanto è la mia zucca ad essere stata colpita! Ohi, ohi..."
"Ma cosa ci fate qui?" chiese Lampo perplesso.
Spada D’Argento spiegò loro che si erano allarmati non sentendo risposte ai loro messaggi, che avevano risolto la missione, rispedito un paio di Dimensionali a casa e che avevano anche recuperato la Lampo Rossa:
"E ora... torniamo su Rombo." Disse dirigendosi verso la porta seguito da Colt.
Lampo ed April esitarono un attimo prima di incamminarsi con loro. Si guardarono intensamente negli occhi. Dopo questa missione qualcosa era cambiato tra di loro! Ma come avrebbero gestito questa situazione?


Fine

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